Perchè evitare i casinò online esteri senza licenza ADM (ex AAMS)
Qualche buon consiglio su come scegliere il giusto operatore di giochi online
I casinò online esteri - un pò di chiarezza.
I casinò online esteri, sono costituiscono, anche per il giocatore italiano, un'attrattiva a dir poco forte. Molti però sono i motivi che ne sconsigliano l'utilizzo. Innanzitutto non trattandosi di operatori "italiani" ed operando senza concessione alla raccolta online (per usare il burocratichese tanto caro a quelli dell'ADM) sarebbero illegali, quindi non potrebbero assolutamente accettare giocatori dall'italia in assenza di autorizzazione. Le contromisure dello stato italiano nei confronti di questo fenomeno sono in questo momento limitato al cosiddetto "oscuramento", ovvero al blocco dal territorio italiano degli accessi verso i siti che offrono giochi online e concorsi in assenza di autorizzazione. Giocare ad un casinò online che non ha autorizzazione, espone dunque al rischio (molto concreto) che il giocatore potrebbe vedersi impossibilitato a riaccedere al sito, al proprio account, anche se in quell'account ha accumulato vincite o ha ancora del denaro depositato.
Non ne facciamo qui una questione di sicurezza o di affidabilità. Non che tutti i casinò online siano sicuri od affidabili, ma neanche il contrario. Dato il ritardo dell'apertura italiana al gioco online, è ovvio che moltissimi degli operatori (anche quelli più seri) che oggi operano in Italia con regolare licenza ADM, abbiano negli anni precedenti, in assenza dell'apposita regolamentazione italiana, operato online con licenze estere; ad esempio Pokerstars è forse l'operatore di poker online mondiale più conosciuto e famoso in assoluto; orbene è un operatore serio e corretto, sicuro ed affidabile; ed ovviamente lo era anche quando operava dall'estero con licenza britannica, non essendo prevista in Italia alcuna regolamentazione fino a tre anni fa del poker online. Ovviamente, in assenza dell'indicazione della licenza ADM e del marchio Giocosicuro di AAMS traformatosi poi nel timone ADM, è sicuramente più complicato per il giocatore stabilire quale operatore senza licenza sia serio o meno (considerando che i siti bloccati dall'Italia sono circa 2500... ci si rende conto di quanti operatori di casinò online ci siano nel mercato internazionale di internet, e risulta chiaro che una percentuale di essi potrebbe non essere completamente affidabile)
Ma la serietà di un operatore di gioco online si manifesta anche (e soprattutto, secondo noi) nel rispetto delle normative territoriali del mercato che va ad aggredire. Orbene riprendendo l'esepio di Pokerstars, non appena introdotta da parte Italiana la normativa sul poker online in forma di torneo (ricordiamo che sta per approdare online anche il poker cash legale, con concessione ADM), senza alcuna necessità di oscuramento l'operatore Pokerstars ha richiesto la licenza italiana, e nelle more dell'approvazione, tutti i visitatori italiani del sito Pokerstars.com venivano inviati al sito Pokerstars.it, anche se ancora non era possibile giocare online. Questa operazione di trasparenza e correttezza nei confronti della normativa del nostro paese si riscontra anche oggi, in prossimità del lancio delle prime piattaforme di giochi da tavolo di casinò online; tutti gli operatori internazionali più famosi sono accorsi a richiedere le licenze ADM ed hanno chiuso i rispettivi portali internazionali ai giocatori provenienti dall'Italia. E' il caso di William Hill o di 888, due tra i più famosi operatori di giochi online a livello internazionale.
Riconoscere un'operatore con licenza AAMS è davvero semplice. Il portale deve riportare l'indicazione del numero di licenza AAMS ricevuta ed apporre il logo Giocosicuro di AAMS, in genere in calce al proprio sito.A sinistra il logo di AAMS "gioco legale e responsabile" che aiuta a riconoscere gli operatori con regolare licenza italiana
I casinò online con licenza estera, seppur concessa in Unione Europea, non possono quindi operare legalmente sul territorio italiano. E, ci chiediamo, se i maggiori operatori tra cui quelli sopra citati William Hill ed 888 hanno deciso di non accettare giocatori italiani nell'attesa del lancio delle nuove piattaforme di giochi con concessione AAMS prevista per metà o fine 2011 (si sa che in Italia le date slittano sempre), perchè un giocatore dovrebbe affidarsi ad altri operatori che non hanno mostrato una correttezza simile?
Inoltre c'è la questione delle vincite di cui diciamo appresso, dopo il chiarimento (ma per chi avesse un minimo di infarinatura fiscale non ce ne sarebbe stato neanche bisogno) dell'Agenzia delle Entrate in merito. Ovviamente dal Luglio 2011 anche in Italia sono stati introdotti i primi casinò online legali... quindi potete leggerne le novità dal link riportato.
L'Agenzia delle Entrate dichiara imponibili le vincite ai casinò esteri
Le vincite affettuate in Italia a tutti i giochi di sorte sia online che offline sono (consentiteci l'espressione) vincite "nette": ovvero la tassazione sulle cifre vinte è già avvenuta a monte quindi l'intera somma vinta, sia una piccola somma vinta ad un gratta e vinci reale, o ad un torneo di poker online di un operatore autorizzato AAMS, sia una somma enorme come un bel "6" al superenalotto, sono cifre completamente a disposizione del vincitore, su cui nulla è dovuto all'atto della vincita all'erario italiano.
Completamente diversa è invece la natura delle vincite effettuate all'estero, sia ad un casinò reale estero, sia ad un casinò online sprovvisto di licenza AAMS; in questo caso a ben vedere, le vincite vanno dichiarate ed esse diventano a tutti gli effetti montante imponibile su cui andare a calcolare il reddito dell'anno e su cui pagare le tasse in proporzione.
Anche l'Agenzia delle Entrate si è occupata dell'argomento, entrando però (nel caso di vincite conseguite online) solo sull'aspetto fiscale, e glissando ogni considerazione in merito alla legalità o meno del gioco online.
Con Risoluzione 141/E del 30 Dicembre 2010 l'Agenzia delle Entrate ha infatti risposto ad un quesito rivoltogli da un contribuente che aveva effettuato una vincita ad un operatore online sprovvisto di licenza, e ricevuto il denaro su un e-wallet di un operatore finanziario con sede nelle Isle of Man (Gran Bretagna).
Senza entrare nei dettagli tecnici della risposta (per ogni maggiore informazione basta andare sul sito dell'agenzia delle entrate e ricercare la risoluzione sopra citata), l'Agenzia ha espresso il proprio parere ritenendo "imponibili" tutte le somme conseguite a titolo di vincita ed erogate da operatori non fiscalmente residenti in Italia, che andrebbero denunciati nella Dichiarazione dei Redditi annuale nel Modello Unico alla voce "Altri Redditi" nella sezione RW del modello stesso.
La risoluzione poi chiarisce anche come dichiarare le somme eventualmente possedute presso e-wallet online od operatori finanziari non fiscalmente residenti in Italia.